Buon pomeriggio cari lettori di weathersicily.it. La stagione invernale 2021 è entrata nel culmine. Dopo un mese e mezzo trascorso dall’inizio dell’inverno molti di voi iniziano a farci delle domande. La più frequente che da qualche giorno arriva in redazione è la seguente: quando arriverà la neve in collina sulla nostra regione? (al di sotto degli 800 m). Ebbene, domanda lecita ma, purtroppo, a questa risposta non abbiamo una tempistica certa, in quanto come ben sapete la meteorologia è una scienza inesatta e tutta da scoprire, ma possiamo confrontare qualche annata passata con la stagione invernale attuale.
Dall’inizio dell’inverno fino ad oggi, la nostra regione, secondo i dati in nostro possesso risulta generalmente in media climatica ed in surplus pluviometrico su una buona fetta del territorio (soltanto il comparto centro-orientale a gennaio risulta in lieve deficit). Non sono mancate finora incursioni di aria fredda, con annesse nevicate in montagna fin i 900 m circa, seppur di debole entità. Nel resto d’Europa, invece, alla stessa latitudine (es: Spagna e Grecia), hanno sperimentato in più di un’occasione nel corso dell’attuale stagione qualche episodio nevoso fin a bassa quota, a quote collinari. Lo scorso inverno è stato caratterizzato spesso da zonalità, facendoci trascorrere il bimestri gennaio/febbraio 2020 con alta pressione perenne, anche se abbiamo avuto due episodi degni di nota per nevicate alle basse quote: una si è verificata a fine dicembre 2019, dove sulle zone sud-orientali della Sicilia vi sono stati discreti accumuli anche in collina, mentre il secondo episodio, intorno metà febbraio 2020, seppur rapido ha coinvolto principalmente il settore tirrenico settentrionale.
Tornando ai giorni d’oggi, a livello emisferico notiamo movimenti interessanti dall’inizio dell’inverno, con un vortice polare spesso diviso in più lobi ed un’alta pressione russa molto possente ad est. Nonostante questo però per le sorti del nostro inverno giocano un ruolo fondamentale: l’Alta pressione delle Azzorre e il vortice polare canadese (lobo gelido a tutte le quote situato nei pressi del Canada e della Groenlandia). Esso ha condizionato negativamente la prima parte invernale, in quanto il suo movimento troppo invasivo verso est-sud-est non ha favorito la risalita dell’Alta pressione delle Azzorre, facendo “spanciare” verso est le maggiori ondate di freddo artico, quest’ultime le più proficue in termini di neve. Spesso le depressioni in pieno Atlantico hanno portato forte maltempo sul Mediterraneo occidentale e, successivamente, anche sulla nostra regione ma trattandosi di aria atlantica/polare (umida e fredda a tutte le quote ma meno fredda alle basse quote) spesso la quota neve non è riuscita a spingersi più in basso della quota di montagna.
Ricordandoci che la Sicilia è un’isola situata nel bel mezzo del Mar Mediterraneo e che il nostro clima, seppur distinto in quattro stagioni, non sempre negli anni passati ha consentito di vivere inverni freddi e nevosi, ma “aggrappandoci” alla storia sappiamo che questo sia benissimo possibile. La natura come sempre fa il suo corso e con questo buon auspicio, vi aggiorneremo sui risvolti meteorologici nelle prossime settimane. Sicuramente, al momento, ha prevalso un po’ di sfortuna. Resta ancora febbraio e parte di marzo per le ultime possibilità.
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