Nel pomeriggio del 31 ottobre dei violenti nubifragi si sono abbattuti su Palermo e l’hinterland (Bagheria, Carini), anche se a ben guardare si è trattato di fenomeni fortemente localizzati che hanno colpito in modo estremamente intenso solo alcune aree, causando molti allagamenti – anche dei sottopassaggi cittadini – e problemi alla viabilità.
Questa situazione non è in realtà infrequente: in varie occasioni capita di osservare notevoli differenze in quella che è un’area urbana molto grande, estesa per decine di km, e particolarmente complessa a livello orografico, affacciata sul mare ma circondata da rilievi che ne influenzano fortemente gli aspetti microclimatici (era successo appena un mese fa con un forte temporale pomeridiano il 26 settembre).
Lo scenario di ieri ci permette di ricordare dunque che in un’area come quella di Palermo spesso le grandi differenze vengano dettate da peculiarità orografiche o interazioni di correnti sulla Conca d’Oro, che rendono estremamente difficili delle previsioni accurate. In questo caso peraltro le emissioni modellistiche mostravano la possibilità di temporali ma risultava difficile aspettarsi un’evoluzione simile.

La mappa elaborata dalla Protezione civile mostra molto bene la concentrazione delle piogge più abbondanti sulla zona nord di Palermo e, in misura minore, nell’area di Bagheria e della Piana di Carini, mentre si vede come l’area sud della città sia stata quasi “tagliata”fuori.
L’accumulo di pioggia che spicca su tutti è di 120 mm registrati in circa 3 ore (dalle 15 alle 18, 122 mm totali) dalla stazione meteo della Protezione Civile sita a Partanna Mondello, ma sono notevoli anche le cumulate dell’Istituto Zootecnico (68 mm) di Bagheria (57 mm).

In particolare nell’area del capoluogo le differenze ieri sono state estremamente significative. Pensate, a pochi km di distanza da Partanna Mondello, una centralina in via Lanza di Scalea ha registrato “appena” 38 mm , mentre ancora l‘Istituto CNR di via Ugo La Malfa ben 81 mm.
La pioggia è arrivata abbondante anche nella zona nord di Palermo (stadio, Strasburgo) ma in modo nettamente inferiore (con cumulate fino a 50 mm) rispetto alla borgata di Partanna.
L’altra area del capoluogo in cui le precipitazioni si sono concentrate è quella tra Borgonuovo, Uditore e Passo di Rigano (oltre al dato dello Zootecnico, ci sono state punte oltre 50-60 mm in zona, come ad esempio SIAS UDITORE).
Decisamente inferiore invece è stato l’apporto precipitativo spostandosi verso il centro città e le zone sud, in questi casi mediamente gli accumuli sono risultati tra 10 e 30 mm.
QUANDO L’OROGRAFIA URBANA E LE CORRENTI DETTANO LEGGE
L’animazione satellitare di ieri pomeriggio mostra bene la persistenza di piccoli nuclei temporaleschi che hanno continuato ad alimentarsi tra i monti di Billiemi e la costa nord nei pressi di Capo Gallo, così come anche sul golfo di Bagheria.
L’instabilità si collegava all’azione della circolazione depressionaria sullo Ionio, che ha determinato l’attività convettiva pomeridiana in zona, ma a esaltare la fenomenologia su aree ristrette hanno concorso l’orografia cittadina e le deboli correnti presenti in giornata.
Infatti, mentre ancora in quota vi era una residua componente da ovest-nord/ovest, al suolo le correnti umide settentrionali dal mare hanno contribuito ad alimentare lo sviluppo di questi nuclei sulle stesse aree di formazione: così, a causa delle deboli correnti sono rimasti quasi stazionari per ore scaricando ingenti quantitativi su alcune aree. Nel caso dei nubifragi che hanno colpito la zona di Borgonuovo e Passo di Rigano, ad esempio, a causa delle deboli correnti le precipitazioni sono rimaste quasi bloccate trovando davanti l’ostacolo dei rilievi di Monreale sopra Baida e Boccadifalco, pertanto le precipitazioni spostandosi verso sud sono arrivate con molto meno vigore.
Gradualmente infine i rovesci e i temporali hanno iniziato a spostarsi e a estendersi comunque a tutta la città, ma con minore intensità e durata, finché è venuta meno l’energia che continuava ad alimentare tali sistemi, determinando alla fine l’esaurimento dei fenomeni precipitativi dopo le 19.
FONTE DATI: RADAR DPC NAZIONALE E PIATTAFORMA AEGIS PROTEZIONE CIVILE REGIONE SICILIANA

📲 SCARICA L'APP DI WEATHER SICILY: previsioni meteo precise e dettagliate per oltre 600 località sicule. 👉 DISPONIBILE SU GOOGLE PLAY E APP STORE
🔴 RESTA SEMPRE AGGIORNATO/A, SEGUICI SU TELEGRAM, TWITTER, INSTRAGRAM, YOUTUBE E FACEBOOK

- Nubifragi localizzati su Palermo del 31 ottobre 2025: le grandi differenze cittadine e la complessità urbana - 1 Novembre 2025
- Sicilia: peggioramento in arrivo dalla sera, migliora nel weekend di Ognissanti con residua variabilità - 30 Ottobre 2025
- Sicilia: tornano le correnti atlantiche da ovest, in settimana tempo mite e variabile con qualche pioggia - 20 Ottobre 2025






































