Da pochi giorni sono disponibili i dati definitivi del bollettino climatico dell’Estate 2025 per l’intera penisola, grazie al prezioso lavoro svolto dall’Istituto di scienze dell’Atmosfera e Clima del CNR (ISAC-CNR). I dati climatici sono elaborati considerando le anomalie climatiche su 3 parametri (temperature medie, temperature massime e temperature minime) e suddivisi poi nelle 3 aree del Paese (Nord, Centro, Sud) avendo come media climatica di riferimento il trentennio 1991-2020.
Sulla base di questo è possibile analizzare immediatamente qual è l’incidenza degli scarti termici dei singoli mesi che compongono l’estate meteorologica (giugno-luglio-agosto) e lo scarto complessivo dell’estate 2025 rispetto alla media di riferimento.
I dati sono disponibili pubblicamente a questo link, mentre in questo articolo faremo solo una breve sintesi per l’area di interesse siciliana.
In breve, i mesi di giugno e luglio hanno chiuso entrambi sopra media mentre agosto ha chiuso in media. Come conseguenza finale, il trimestre estivo anche quest’anno ha registrato complessivamente temperature superiori alla media climatica, benché sia stata una stagione meno calda e con meno eccessi rispetto al 2023 e al 2024.
ESTATE 2025, ANOMALIA COMPLESSIVA:

La mappa sopra riporta le anomalie dell’intera estate 2025 sull’Italia: emerge come l’intera penisola abbia chiuso sopra media, questo nonostante una seconda parte d’estate ben più fresca e instabile su molte zone. I dati dimostrano quindi come, al netto di certe percezioni, il trend climatico sia decisamente improntato al riscaldamento: brevi periodi più freschi vengono fortemente superati da fasi prolungate di temperature superiori alla norma sotto il dominio dell’anticiclone subtropicale.
Complessivamente, al sud Italia l’anomalia estiva è di +1.44°C, ma guardando bene alla Sicilia si possono notare anomalie un po’ più contenute rispetto ad altre zone della penisola, in generale comunque comprese tra +0.6°C e +1.5°C a seconda delle zone.
LE PESANTI ANOMALIE DI GIUGNO 2025:
A incidere pesantemente sul bilancio estivo sono soprattutto i dati eccezionali delle pesanti anomalie registrate nel mese di giugno. Ne avevamo già parlato qui nei mesi scorsi (considerando anche le temperature superficiali dei mari).

In questa mappa l’anomalia di giugno salta subito all’occhio: il dato in alto è il più notevole, perché ci dice che questo giugno è risultato il secondo più caldo dall’inizio delle rilevazioni sull’Italia, con un enorme scarto di 3 gradi sopra la media trentennale.
Si nota che l’anomalia sulla Sicilia è stata leggermente inferiore rispetto ad altre zone, ma comunque generalmente tra 1.5 e 2.5°C sopra le medie (quindi molto marcata) complice il lungo periodo caldo che ha caratterizzato la prima parte di giugno con temperature fortemente sopra media (nonostante l’assenza di ondate di calore particolarmente intense).
AGOSTO UNICO MESE IN MEDIA:
In opposizione a giugno, l’ultimo mese estivo di agosto ha chiuso sostanzialmente in linea con la media climatica sulla Sicilia e praticamente su tutta la penisola come si può vedere dalla mappa in basso.

La prima parte del mese è stata caratterizzata infatti dall’afflusso di correnti fresche che hanno mantenuto anche valori sotto media, inoltre il break temporalesco dei giorni di Ferragosto è stato inserito in un contesto di temperature in media stagionale.
Due brevi ondate di calore nell’ultima decade di agosto hanno portato picchi rilevanti (tra cui gli unici over +40°C stagionali a Palermo), ma il bilancio complessivo ci ha consegnato un mese “normale”, in linea con la media di riferimento (1991-2020).
Infine, il mese centrale dell’estate (luglio) che ha chiuso in Sicilia con un sopra media più contenuto (circa 1 grado sopra) e in generale al sud, mentre era risultato un mese più fresco e in media al centro nord. Luglio è stato l’unico mese in cui si è registrata un’ondata di calore molto intensa (durata dal 19 al 26 luglio), compensata in parte da alcuni passaggi più freschi che hanno contenuto le anomalie positive mensili.

Al netto di tutto, pur in una stagione estiva senza ondate di calore estreme né forti e prolungati eccessi, il bilancio finale viene condizionato anche quest’anno dall’azione dominante del promontorio sub-tropicale. Anche quando non si manifesta con picchi estremi, questa invadenza si traduce in prolungati periodi caldi improntati a temperature tendenzialmente superiori al passato, finendo per incidere sulle medie climatiche estive.
Le mappe e i dati elaborati in questo articolo sono interamente frutto del lavoro scientifico dell’Istituto ISAC-CNR. https://www.isac.cnr.it/climstor/climate_news.html

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